mercoledì 5 dicembre 2012

Inerente a quello che sento...

CHI HA TANTA VOGLIA LEGGE, MA VI DICO NON L'HO FATTO IO. 

Stai pensando al suicidio?
Immagina..
Sei seduta nella tua stanza con la porta chiusa a chiave, con una penna nella mano e un foglio di carta davanti. La tua mano trema e le lacrime rigano di nuovo il tuo volto per la terza volta nell’ultima ora. “Alla mia famiglia” scrivi sulla cima del foglio, ma decidi che non è un buon modo per iniziare la tua lettera, la lettera del tuo suicidio. Ci riprovi,
ricominci, ancora e ancora, ma non sai come iniziare. Nessuno ti capisce; nessuno sa cosa stai passando, sei sola, o almeno è questo quello che pensi. A nessuno importa se sei viva o no, non significhi niente per nessuno.
E’ notte e ti distendi sul letto. “Addio” sussurri nel buio e, fatto questo, prendi il tuo ultimo respiro e la fai finita.
Non interessa a nessuno, giusto? Beh hai pensato male. E’ martedì, la mattina seguente e alle 7:21 tua madre viene a bussare alla tua porta, non sa che non puoi sentirla, non sa che sei morta. Bussa altre volte, chiamando il tuo nome e chiedendoti di aprire la porta. Quando non sente risposta dal tuo lato della porta, decide di aprirla e inizia ad urlare, crolla a terra e tuo padre si precipita in camera. I tuoi fratelli hanno già lasciato la casa per andare a scuola . Tua madre molto debole raccoglie tutte le forze che ha per avvicinarsi al tuo letto. Si china sul tuo corpo morto, piangendo, stringendoti la mano e urlando, mentre tuo padre, pur cercando di restare forte, si lascia scappare delle lacrime e chiama il 118 con la mano sinistra mentre tiene la destra sulla schiena di tua madre. Tua madre si incolpa di tutte quelle volte che ti ha detto “no”, di tutte quelle volte che ti aveva urlato contro e che ti aveva mandato in camera tua per qualcosa di stupido. Anche tuo padre s’incolpa di non essere stato lì per te quando avevi bisogno di aiuto e per essere stato così tanto lontano da casa per colpa del lavoro. A nessuno interessa, giusto?.

08:34, si sente bussare alla tua porta della tua classe, è la preside della scuola; sembra più preoccupata che mai, tutti gli studenti sono preoccupati: cosa sta succedendo? La preside quindi annuncia il tuo suicidio. La ragazza popolare che ti ha sempre chiamato grassa e brutta si da la colpa. Il ragazzo che ha sempre copiato i tuoi compiti a casa, ma ti trattano da schifo, si da la colpa. Il ragazzo dietro di te, quello che ti ha sempre gettato cose addosso durante le lezioni, anche lui si sta dando la colpa. L’insegnante s'incolpa di tutte le volte che ti ha urlato contro perché avevi dimenticato i tuoi compiti o perché non ascoltavi in classe. Tutti stanno piangendo, urlando, sono sconvolti nel rimpianto di quello che hanno fatto. Saranno tutti devastati, anche i ragazzi a cui non hai mai rivolto la parola. Ancora a nessuno interessa, giusto?
I tuoi fratelli tornano a casa. Tua madre deve dire loro che te ne sei andata, per sempre. La tua sorellina, non importa quante volte ti abbia gridato, ti abbia detto che ti odiava e abbia rubato la tua roba, ti ha sempre amata, e vista che come il suo eroe, il suo modello di comportamento. Ora inizia ad incolpare se stessa 'perché non ho fatto quello che mi diceva di fare quando me lo chiedeva? Perché ho preso le sue cose, anche quando mi ha chiesto di non farlo? è tutta colpa mia '. Tuo fratello torna a casa, il ragazzo che non piange mai. Adesso è nella sua stanza, arrabbiato con se stesso, ha causato la tua morte. Tutte quelle volte che ti aveva fatto scherzi, fori nel suo muro, spostato cose, lui non sa come affrontare il fatto che te ne sei andata. Per sempre. A nessuno importa di te, giusto?

E’ passato più di un mese. La porta della tua stanza è stata chiusa per tutto questo tempo. Tutto è diverso ora. Tuo fratello deve andare in delle classi per la gestione della rabbia, la tua sorellina piange tutti i giorni ancora aspettando che torni. Ogni giorno aspetta che tu torni a casa. Le ragazza popolare è diventata anoressica .Non sa come affrontare il dolore che sta provando. Tuo padre è entrato in depressione, tua madre non ha dormito per notti, è tutta colpa sua. Ha pianto e urlato ogni notte desiderando che tu tornassi. Il ragazzo che ti dava sempre fastidio ha abbandonato la scuola. Il ragazzo che ti copiava i compiti ora si taglia. Ma a nessuno importa di te, non è vero?

Tua madre decide finalmente di andare a pulire la tua stanza. Ma non può farlo. E 'rinchiusa in camera da due giorni per cercare di pulire i tuoi vestiti, le tue cose. Ma non è possibile, non ti può dire addio, non ancora, non adesso. Mai.

E 'il tuo funerale e tutti vengono. Nessuno sa cosa dire. La bella ragazza con il grande sorriso non c'è più, sei da qualche altra parte. Nessuno sa cosa dire, sono ancora tutti sotto shock. Tutti gridano, manchi a tutti. Tutti desiderano che tu torni ma non succederà, non lo farai.

Pensi ancora che a nessuno importi di te? Ripensaci. Anche se le persone non lo mostrano, a loro importa di te, ti vogliono bene. Se ti uccidi oggi o qualsiasi altro giorno non saprai mai quanto sei importante per le persone. Se ti uccidi oggi, il tuo dolore si ferma, ma fa male a tutti quelli che ti conoscono per il resto della loro vita. Il suicidio è la via più facile, ma è la scelta sbagliata. La vita è bella. Sì, ha i suoi alti e bassi , ognuno ha le sue brutte giornate. A volte le persone attraversano momenti difficili della loro vita, come probabilmente stai facendo tu adesso, ma i momenti difficili vanno e vengono. Potresti non vedere la luce alla fine del tunnel, ma è lì. Non importa quanto è dura la vita, non rinunciare mai a te stesso, o alla tua vita.
Prenditi un momento ora e pensa. Se ti uccidi, come starebbero e cosa passerebbero gli altri? Non riesci a pensare a niente? Beh,te lo dico io: lacrime, lacrime, lacrime e altre lacrime. Devastazione. Senso di colpa. Dolore. Rimpianto. Il dolore che tu senti in questo momento, pensaci, voi infliggere questo dolore alle persone che ami?

5 commenti:

  1. Anche io ho sempre cercato di immaginarmi come si sarebbero sentiti gli altri se mi fossi suicidata. Sono arrivata alle tue stesse conclusioni.
    Hai scritto un post pieno di veritá.

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  2. Ho letto il post, beh.. ciò pensato anche io! Chi non lo fa almeno una volta nella vita?..Comunque hai descritto tutto per filo per segno, sembra quasi che l'hai vissuta.. da dirsi non è bello però posso leggermente capirti.. Non voglio essere banale ma.. fatti forza! E' momento di aprire un nuovo capitolo (:

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  3. Sai qual'è il fatto? Hai perfettamente ragione sulle conseguenze del suicidio che sono tutte per gli altri e non per noi stessi perché chiaramente non ci siamo né sentiamo e proviamo più. E concordo anche sul fatto che sia un pó superficiale ed immaturo 'sostenere" che a nessuno importi perché sono convinta che anche solo per UNA persona al mondo nei casi peggiori, esiste sempre una lista di persone. Sei una ragazza intelligente e questa è una riflessione interessante (scusa ma è il primo tuo post che leggo essendo fino a sabato senza computer e con solo un cellulare mezzo andato!), però non concordo con una cosa è vorrei fare un'osservazione :P l'osservazione è che come chi pensa al suicidio potrebbe pensare, per esempio, alla "povera ragazza popolare che per i sensi di colpa diventerà anoressica", ANCHE chi fa del male agli altri deliberatamente dovrebbe pensare alle conseguenze delle sue azioni. E se si sentisse in colpa sarebbe proprio perché ha la coscienza sporca, insomma: il discorso del pensare alle conseguenze deve valere per TUTTI, ma non è mai così. Precisazione a parte, non penso che io mi toglierei mai la vita è che io sappia non è mia intenzione farlo lol, concordo che nel 90% dei casi si tratti solo di una strada facilissima -ma la fragilità non è una condanna- piuttosto che quella del tirare fuori le palle ed affrontare la vita, però un pó non concordo sul considerarlo "egoista"...o meglio, lo sarebbe nei confronti di chi ci ama, ma d'altronde non abbiamo chiesto noi di essere al mondo e la nostra vita è l'unica cosa che è nostra e nelle nostre mani. Insomma, per quanto atto codardo ed egoista, sono convinta che decidere quando e se privarsi della vita sia solo una nostra scelta e che sia la cosa più giusta del mondo. Saluti, poi mi leggerò i posts vecchi! :)

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  4. è bellissimo quello che hai scritto. La gente quando sta molto male si lascia andare, magari non è un suicidio ma molla la scuola/lavoro, smette di mangiare, di curarsi, di sorridere..pensiamo solo a noi quando stiamo male, credendo di essere i soli a sentirsi cosi, mentre stiamo ferendo tutti quelli intorno.
    E allora qual'è la soluzione al dolore? il vero dolore e forza sta nel scegliere la vita e affrontare le paure ancora una volta, di nuovo.

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